logo collegio

Governo e Parlamento contro il rincaro delle materie prime

Approvato un importante provvedimento. Marco Ferrari: “Gli interventi dell’ANCE hanno ottenuto la risoluzione di un problema importante per le imprese e per la ripresa”.

Alcuni mesi fa, l’ANCE è stata fra le prime associazioni a segnalare il grave problema del rincaro delle materie prime, con la conseguenza reale di mettere a rischio la realizzazione di interventi infrastrutturali importanti per il nostro Paese. E non solo. Perché anche i cantieri privati si sono trovati davanti ad una difficoltà oggettiva per la ripresa e la riqualificazione dei centri urbani.

Il Parlamento, su proposta del Governo, ha approvato la norma, “sollecitata ripetutamente dall’ANCE” – come sottolinea Marco Ferrari, vice presidente del Collegio Costruttori alessandrino – che introduce un meccanismo di compensazione per le imprese, costrette a fronteggiare gli aumenti eccezionali dei prezzi dei materiali da costruzione, istituendo un fondo ad hoc.

“E’ un risultato importante – afferma Ferrari – che premia l’impegno e la forza dell’associazionismo e che mette l’Italia alla pari con gli altri Paesi dell’Unione Europea nell’ordinamento riguardante le misure di compensazione. La norma scatterà a partire da rincari di oltre l’8% relativi al primo semestre del 2021, evitando che un’impennata improvvisa dei costi dei materiali possa mettere in difficoltà la prosecuzione dei lavori pubblici. I 100 milioni stanziati, per quelle ‘stazioni appaltanti’ che non disponessero delle risorse necessarie, dovrebbero bastare per ‘tamponare’ gli effetti nel primo semestre, ma è lecito attendersi un ulteriore intervento per il secondo. Anche perché la ‘revisione prezzi’, un tempo vietata nei soli appalti di lavori, è tornata a essere un diritto dell’appaltatore da più di 5 anni”.

“Concordo pienamente con il presidente ANCE, Gabriele Buia – ha detto Marco Ferrari – sulla necessità di un lavoro di squadra fra imprese e istituzioni per centrare l’obiettivo della ripartenza e i primi 25 miliardi approvati dall’Unione Europea per l’Italia rappresentano un segnale importante”.

Condividi questo post

Condividi su facebook
Condividi su twitter
Condividi su linkedin
Condividi su print
Condividi su email
Condividi su whatsapp

Questo sito, o gli strumenti terzi da questo utilizzati, si avvale di cookie necessari al funzionamento dei servizi erogati, e di cookie per attività di profilazione/retargeting/social network/statistica gestiti completamente da terze parti, con finalità illustrate nella cookie policy. Se vuoi saperne di più o negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy. Cliccando su “Acconsento” acconsenti all’uso dei cookie.