Approvato nel cdm il DL misure per famiglie e imprese nonché il DL ricostruzione in seguito a calamità naturali

Il Consiglio dei ministri, nella seduta di ieri, ha approvato i seguenti decreti legge:

 

-MISURE PER LE FAMIGLIE E LE IMPRESE

un decreto-legge che introduce disposizioni urgenti a sostegno delle famiglie e delle imprese per l’acquisto di energia elettrica e gas naturale, nonché in materia di termini legislativi.

Il testo, al fine di contrastare l’incremento dei prezzi nel settore dell’energia elettrica e del gas naturale, prevede la proroga, anche per il terzo trimestre del 2023, delle seguenti misure:

bonus sociale elettrico e gas (per i clienti con ISEE fino a 15.000 euro o fino a 30.000 euro per le famiglie con più di quattro figli);
riduzione dell’aliquota IVA al 5% per le somministrazioni di gas metano usato per combustione per usi civili e industriali;
azzeramento degli oneri di sistema relativi al gas naturale.

Inoltre, nelle more dell’adozione dei previsti provvedimenti attuativi, si prevede il differimento, al 30 settembre 2023, del termine per il versamento dell’imposta sostitutiva relativa agli utili e alle riserve di utili distribuite da società estere a soci fiscalmente residenti in Italia, per i soggetti per i quali il termine viene a scadere tra il 30 giugno 2023 e il 31 agosto 2023.

 

-RICOSTRUZIONE IN SEGUITO A CALAMITÀ NATURALI

ha approvato un decreto-legge che introduce disposizioni urgenti per la ricostruzione nei territori colpiti dall’alluvione verificatasi a far data dal 1° maggio 2023.

Il decreto disciplina il coordinamento delle procedure e delle attività di ricostruzione sul territorio delle regioni Emilia-Romagna, Toscana e Marche, interessato dagli eventi alluvionali verificatisi a partire dal 1° maggio 2023, per i quali è stato dichiarato lo stato di emergenza.

 

Il testo istituisce il Fondo per la ricostruzione e prevede la nomina di un Commissario straordinario, dotato di un’apposita struttura di supporto, il quale, in stretto raccordo con il Capo del Dipartimento della Protezione civile e con il Capo del Dipartimento Casa Italia della Presidenza del Consiglio dei Ministri:

definisce la programmazione delle risorse finanziarie per la realizzazione degli interventi di ricostruzione pubblica e privata;
provvede alla ricognizione e all’attuazione degli interventi di ricostruzione, di ripristino e di riparazione per le più urgenti necessità, d’intesa con le regioni interessate;
coordina gli interventi di ricostruzione, di ripristino e di riparazione degli immobili privati, anche ad uso economico-produttivo, ivi inclusi gli immobili destinati a finalità turistico-ricettiva e le infrastrutture sportive, concedendo i relativi contributi e vigilando sulla fase attuativa degli interventi stessi;
coordina la realizzazione degli interventi di ricostruzione, di ripristino e di riparazione degli edifici pubblici, dei beni monumentali, delle infrastrutture e delle opere pubbliche danneggiate, anche di interesse turistico;
informa periodicamente, almeno con cadenza semestrale, la Cabina di coordinamento per la ricostruzione sullo stato di avanzamento dei lavori, sulle principali criticità emerse e sulle soluzioni prospettate;
gestisce la contabilità speciale appositamente aperta;
assicura l’indirizzo e il monitoraggio su ogni altra attività prevista nei territori colpiti, anche nell’ambito della Cabina di coordinamento;
trasmette annualmente al Presidente del Consiglio dei Ministri o, ove nominata, all’autorità politica delegata per la ricostruzione, una relazione sullo stato di attuazione della ricostruzione, anche al fine di individuare ulteriori misure di accelerazione e semplificazione eventualmente da adottare.

 

La Cabina di coordinamento per la ricostruzione è composta dal Commissario straordinario alla ricostruzione che la presiede, dal Capo del Dipartimento Casa Italia e dal Capo del Dipartimento della protezione civile della Presidenza del Consiglio dei Ministri, dai presidenti delle regioni interessate e dal sindaco metropolitano, da un rappresentante delle province interessate designato dall’Unione province d’Italia e da un rappresentante dei comuni interessati designato dall’Associazione Nazionale Comuni Italiani. La Cabina coadiuva il Commissario:

nella progressiva integrazione tra le misure di ricostruzione;
nel monitoraggio dell’avanzamento dei processi;
nella definizione dei criteri da osservare per l’adozione delle misure necessarie per favorire e regolare il proseguimento dell’esercizio delle funzioni commissariali in via ordinaria.

Il decreto definisce i criteri e le procedure per l’individuazione delle opere da ricostruire e per l’erogazione dei relativi contributi, sia per quanto riguarda l’ambito pubblico sia per quello privato.

Il Governo preannuncia che, a seguito dell’entrata in vigore del decreto-legge, nominerà quale Commissario straordinario alla ricostruzione il generale Francesco Paolo Figliuolo.

 

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Ha poi approvato un disegno di legge quadro in materia di ricostruzione post-calamità (esame preliminare) che definisce, in un quadro unitario, le procedure e le misure da adottare nei processi di ricostruzione successivi ad eventi calamitosi.

 

La nuova disciplina prevede, tra l’altro, che, al termine dello stato di emergenza, possa essere deliberato dal Consiglio dei Ministri lo “stato di ricostruzione”, previa intesa con i Presidenti delle Regioni e delle Province autonome interessate. Tale deliberazione può essere assunta nei casi in cui sia impossibile il rientro nel regime ordinario, in quanto non sono state ultimate le procedure di ricostruzione e occorra una complessiva revisione dell’assetto urbanistico ed edilizio delle aree colpite. Il piano può prevedere misure di delocalizzazione necessarie per la riduzione del rischio sismico e idrogeologico.

 

Successivamente alla deliberazione, viene nominato un Commissario straordinario, dotato di una struttura ad hoc, che elabora il piano generale pluriennale di interventi riguardante le aree e gli edifici colpiti, in cui sono determinati anche il quadro complessivo dei danni e il relativo fabbisogno finanziario. Il Commissario coordina gli interventi di ricostruzione e riparazione degli immobili privati e pubblici e può agire in deroga alle disposizioni vigenti, fatto salvo il rispetto delle disposizioni penali, dei principi generali dell’ordinamento, delle disposizioni del codice delle leggi antimafia e delle misure di prevenzione.

Inoltre, si prevede la nomina di una Cabina di coordinamento, che coadiuva il Commissario straordinario nella definizione del piano e nel monitoraggio dell’avanzamento dei processi di ricostruzione. Per la gestione finanziaria, nello stato di previsione del Ministero dell’economia e delle finanze sono istituiti un Fondo per la ricostruzione e un Fondo per le spese di funzionamento dei Commissari straordinari, trasferiti al bilancio autonomo della Presidenza del Consiglio dei Ministri.

Si prevede poi l’istituzione di un organo tecnico a competenza intersettoriale denominato “Conferenza permanente”, che esprime parere obbligatorio e vincolante sugli strumenti urbanistici attuativi adottati dai singoli Comuni e sul programma delle infrastrutture ambientali e che approva i progetti delle opere pubbliche e dei lavori relativi a beni culturali.

 

Il Dipartimento di casa Italia esercita le funzioni di indirizzo, coordinamento, programmazione, gestione, finanziamento e monitoraggio degli interventi di ricostruzione di territori colpiti da eventi calamitosi.

In merito alla ricostruzione, si distinguono gli ambiti in:

-interventi su centri storici e nuclei urbani e rurali, da pianificarsi da parte dei Comuni;

-contributi per la ricostruzione e riparazione privata (su immobili e mobili), per i quali è definita la relativa procedura di concessione;

-interventi per ricostruzione e riparazione di edifici pubblici (da definirsi con atti del Commissario), per i quali sono definiti i soggetti attuatori, i quali si avvalgono anche di una centrale unica di committenza.

 

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MODIFICHE AL CODICE DELLA STRADA

Inoltre ha approvato, in esame preliminare, un disegno di legge che introduce interventi in materia di sicurezza stradale e delega per la revisione del codice della strada di cui al decreto legislativo 30 aprile 1992, n. 285.

L’obiettivo delle norme è di migliorare la sicurezza stradale, rispettando, da un lato, le esigenze di mobilità dei cittadini, dall’altro, salvaguardando la vita umana e l’ambiente, assicurando al contempo un sistema sanzionatorio equo ed efficace.

 

Si interviene in materia di guida in stato di ebbrezza o dopo aver assunto sostanze stupefacenti, prevedendo, tra l’altro:

l’apposizione sulla patente del conducente condannato per guida con tasso alcolemico superiore a 0,5 e non superiore a 1,5 grammi per litro del codice 68, che comporta la prescrizione del divieto assoluto di assumere bevande alcoliche alla guida. In tali casi, si prevede anche che il prefetto imponga al condannato di sottoporre la patente a revisione con visita medica;
l’aumento di un terzo delle sanzioni previste per la guida sotto l’influenza di alcool nei confronti del conducente sulla cui patente sia stato apposto il codice 68. Le medesime sanzioni sono raddoppiate in caso di alterazione o manomissione o rimozione dei sigilli del dispositivo “alcolock”;
viene aggiornata la disciplina della gradualità delle patenti di guida prevedendo l’utilizzo del cosiddetto alcolock, il dispositivo da installare sui veicoli in uso ai soggetti condannati per guida in stato di ebbrezza, che impedisce l’avvio del motore in caso di rilevamento di un tasso alcolemico superiore a zero. I titolari di patente rilasciata in Italia, rispetto ai quali è imposto il divieto assoluto di assumere bevande alcoliche alla guida possono guidare, sul territorio nazionale, veicoli a motore delle categorie internazionali M o N, solo se su questi veicoli è stato installato a proprie spese il dispositivo alcolock.

In merito alla sospensione della patente di guida:

si prevedono ulteriori casistiche per la sanzione della sospensione della patente, in particolare quando questa abbia un punteggio attributo inferiore a venti punti;
la durata della sospensione della patente (da 7 a 15 giorni a seconda dei casi) è parametrata al numero di punti posseduti dall’autore dell’illecito al momento dell’accertamento. 
la sospensione conseguirà in modo diretto e automatico dalla contestazione della violazione, senza necessità di adozione di ordinanza da parte del Prefetto.
Si introducono poi disposizioni in materia di micromobilità, caratterizzata dall’impiego di mezzi di trasporto meno pesanti e potenzialmente meno inquinanti di quelli tradizionali (quali, ad esempio, scooter, skateboard, monopattini elettrici, biciclette), al fine di elevare gli standard di sicurezza, con la previsione, tra l’altro, di un contrassegno di riconoscimento anche per i monopattini elettrici.

Infine, in un’ottica di rafforzamento della cultura della guida sicura e della prevenzione, si prevede:

a seguito della partecipazione a corsi extra-curricolari di educazione stradale organizzati da istituzioni scolastiche secondarie di secondo grado, statali e paritarie, all’atto del rilascio della patente, un credito di due punti;
l’estensione del divieto di guida di veicoli superiori a una determinata potenza per i primi tre anni dal rilascio della patente di guida di categoria B;
il rafforzamento delle norme sui dispositivi anti-abbandono per i bambini di età inferiore ai 3 anni, in modo da garantirne la piena e completa efficacia, anche attraverso la progressiva integrazione degli stessi con l’autoveicolo;
l’impegno a promuovere campagne di informazione e comunicazione, con particolare riferimento all’obbligo di installazione dei dispositivi anti-abbandono e a quello di indossare le cinture di sicurezza anche sui sedili posteriori.

 

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SEMPLIFICAZIONE DEI CONTROLLI A CARICO DELLE IMPRESE

Ha avviato l’esame di un decreto legislativo relativo alla semplificazione dei controlli sulle attività economiche in attuazione della delega al Governo di cui all’articolo 27, comma 1, della legge 5 agosto 2022, n. 118 (legge annuale per il mercato e la concorrenza 2021).

 

Il testo definisce le finalità e i principi delle nuove norme e individua gli strumenti operativi del ciclo dei controlli, distinguendo quelli applicabili alla programmazione da quelli dedicati al momento dell’esecuzione.

Tra i principi basilari a cui devono soggiacere tutti i controlli, sono individuati:

-il principio di coordinamento e trasparenza;

-la valutazione del rischio secondo linee guida definite dai Ministeri di settore per gli ambiti di controllo di rispettiva competenza;

-la fiducia e la proporzionalità.

 

Riguardo agli strumenti operativi, si individua in concreto la modalità di programmazione delle attività di controllo e si dispone che i controlli possano essere effettuati anche su segnalazione di terzi qualora siano evidenziate situazioni di rischio.

Si ammette l’utilizzo per i controlli di specifiche soluzioni tecnologiche, tra le quali l’intelligenza artificiale, purché siano progettate, sviluppate e applicate in coerenza al principio di proporzionalità al rischio.

 

In merito al coordinamento, a livello territoriale, delle attività di programmazione e svolgimento dei controlli, si prevede che le amministrazioni debbano garantire la riduzione dei costi, evitare duplicazioni e sovrapposizioni e recare il minore intralcio possibile al normale esercizio delle attività dell’impresa. Gli esiti dei controlli dovranno confluire nel fascicolo informatico d’impresa.

 

Si introduce un sistema di premialità per le imprese che a seguito del primo controllo risultino in conformità agli obblighi e adempimenti previsti. Il premio previsto è l’esonero da altri controlli per i successivi sei mesi.

Si fa comunque salva la possibilità di controllo in presenza di situazioni ad alto rischio per la tutela della salute pubblica o dell’ambiente o in materia di sicurezza sul luogo di lavoro.

Si disciplina anche il diritto delle imprese di essere sottoposte a controlli al fine di beneficiare dell’esonero o di una riduzione dell’eventuale sanzione prevista e si introduce l’errore “scusabile” quando, a seguito del controllo, viene rilevata la violazione in buona fede di obblighi e adempimenti meramente formali, che non ha arrecato alcun pregiudizio all’interesse pubblico tutelato.

 

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ABROGAZIONE DI NORME PREREPUBBLICANE

In aggiunta ha approvato, in esame definitivo, il disegno di legge relativo all’abrogazione di norme prerepubblicane relative al periodo 1871-1890 e ulteriori abrogazioni di norme relative al periodo 1861-1870.

Il testo prevede il taglio di 6.479 regi decreti e porta il numero totale delle norme in abrogazione a oltre 9mila (per l’elenco dettagliato dei provvedimenti si rimanda al link del comunicato stampa).

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BANCA D’ITALIA

Il Consiglio ha deliberato la nomina del dottor Fabio Panetta a Governatore dell’Istituto, con decorrenza a partire dal 1° novembre 2023.

Il provvedimento di nomina sarà quindi adottato con decreto del Presidente della Repubblica.

 

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INFORMATIVE

Il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Alfredo Mantovano, ha svolto una informativa sullo stato di avanzamento delle attività e dei lavori per il Giubileo della Chiesa cattolica del 2025.

 

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NOMINE

ha deliberato:

la promozione a Presidente di sezione della Corte dei conti dei consiglieri Paolo Novelli e Romeo Ermenegildo Palma, a decorrere dal 21 dicembre 2021, a seguito della delibera n. 133 del 12 maggio 2023 del Consiglio di presidenza della medesima Corte;
la nomina governativa a Consigliere della Corte del Generale di corpo d’armata dell’Esercito, Luigi Francesco De Leverano;
il conferimento delle funzioni di Capo del Corpo nazionale dei Vigili del fuoco all’ingegnere Carlo Dall’Oppio, a decorrere dal 1° luglio 2023;
la nomina a dirigente generale di pubblica sicurezza dei dirigenti superiori della Polizia di Stato dottoressa Grazia Mirabile, dottori Antonino Maria Sirna, Giuseppe Ferrari, Giuseppe Bellassai, Roberto Di Legami e dottoressa Rosaria Amato;
la nomina degli ingegneri Cristina D’Angelo, Vincenzo Lotito, Alessandro Paola a dirigenti generali del Corpo nazionale dei Vigili del fuoco;
la promozione a generale di corpo d’armata del generale di divisione del ruolo normale dell’Arma dei carabinieri Giovanni Truglio.

 

Ha inoltre approvato il collocamento fuori ruolo del ministro plenipotenziario Gianluca Grandi, presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri, con funzioni di consigliere giuridico per l’attività internazionale del Ministro per la famiglia, la natalità e le pari opportunità. 

 

Infine ha deliberato le nomine e il movimento di prefetti di seguito riportati.

dott.ssa Maria Luisa PELLIZZARI  è collocata fuori ruolo presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri, ai fini del conferimento dell’incarico di Commissario straordinario del Governo per la gestione del fenomeno delle persone scomparse, cessando dalle funzioni di Vice Direttore Generale della pubblica sicurezza per l’espletamento delle funzioni vicarie presso il Dipartimento della pubblica sicurezza
dott. Vittorio RIZZI da Vice Direttore Generale, Direttore centrale della polizia criminale presso il Dipartimento della pubblica sicurezza, è destinato a svolgere le funzioni di Vice Direttore Generale della pubblica sicurezza per l’espletamento delle funzioni vicarie presso il medesimo Dipartimento
dott. Raffaele GRASSI da Padova, è destinato a svolgere le funzioni di Vice Direttore Generale, Direttore centrale della polizia criminale presso il Dipartimento della pubblica sicurezza
 dott. Francesco MESSINA da Direttore Centrale anticrimine della Polizia di Stato presso il Dipartimento della pubblica sicurezza, è destinato a svolgere le funzioni di Prefetto di Padova
 dott. Renato CORTESE (Dirigente Generale di P.S.) nominato Prefetto, permane nelle funzioni di Direttore dell’Ufficio Centrale Ispettivo presso il Dipartimento della pubblica sicurezza

 

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DELIBERAZIONI IN MATERIA DI ENERGIA DA FONTI RINNOVABILI

Ha poi deliberato il giudizio positivo di compatibilità ambientale, a condizione che siano rispettate le prescrizioni impartite dalle Commissioni competenti, in merito a quattro procedimenti di valutazione di impatto ambientale relativi alla realizzazione di altrettanti impianti per la produzione di energia elettrica da fonte eolica, per una potenza complessiva di 207,2 MW. Ai sensi dell’articolo 7, del decreto-legge del 17 maggio 2022, n. 50, le delibere del Consiglio dei Ministri sostituiscono ad ogni effetto il provvedimento di valutazione d’impatto ambientale.

Di seguito i progetti approvati:

realizzazione di un impianto eolico composto da 12 aerogeneratori, sito nel comune di Acquaviva delle Fonti (BA), in località “Masseria Camiciarletta”, “Masseria Serini” e “Masseria D’Addabbo” e opere di connessione nei comuni di Gioia del Colle e Santeramo in Colle in provincia di Bari, nonché nei comuni di Laterza e Castellaneta in provincia di Taranto;
realizzazione di un impianto eolico ubicato nel comune di Guagnano (LE) con relative opere di connessione nei comuni di Salice Salentino (LE), Brindisi, Erchie, San Pietro Vernotico, Cellino San Marco, Francavilla Fontana, Oria (BR), e Grottaglie (TA);
realizzazione di un impianto eolico di 7 aerogeneratori, da collocarsi nel territorio del comune di Castelpagano (BN), in località “Masseria Fattori” e “Masseria Richi”, e le relative opere di connessione alla rete elettrica di trasmissione nazionale, da realizzarsi anche nei territori dei comuni di Colle Sannita, Circello e Morcone in provincia di Benevento;
realizzazione di un impianto eolico composto da 7 aerogeneratori, denominato “Phobos”, collocato nei comuni di Castel Giorgio e Orvieto in provincia di Terni e delle relative opere civili ed elettriche e di interconnessione alla rete nazionale.

 

Infine, ha deliberato in favore della deliberazione della Giunta regionale dell’Emilia-Romagna n. 1718, del 17 ottobre 2022, con la quale si è concluso il procedimento per il rilascio del Provvedimento Autorizzatorio Unico Regionale (PAUR) di cui all’articolo 27-bis del decreto legislativo n. 152 del 2006, comprensivo del provvedimento di valutazione di impatto ambientale, relativo al progetto “Impianto eolico Monte Foppo”, localizzato nei comuni di Tornolo (PR) e Albareto (PR), che prevede la realizzazione di un impianto eolico, proposto dalla Gea Energie s.r.l., ora Società Energie Valle d’Aosta (SEVA), composto da due aerogeneratori, per una potenza complessiva pari a 4 MW, e dalle relative opere di connessione.

È stato invitato a partecipare alla deliberazione sul punto il Presidente della Regione Emilia-Romagna.

 

Link al comunicato stampa

Per informazioni rivolgersi a:
Direzione Relazioni Istituzionali e Affari Esteri
Tel. 06 84567 417 / 464
E-Mail: relazioniistituzionali@ance.it

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