Consiglio dei Ministri n. 68: approvato il DL Piccole e medie imprese

Consiglio dei Ministri n. 68: approvato il DL Piccole e medie imprese

Il Consiglio dei ministri, nella seduta n. 68 del 31 gennaio u.s, ha approvato un decreto legge relativo a misure per il sostegno e l’accesso alla liquidità delle piccole e medie imprese che forniscono beni e servizi a imprese di carattere strategico ammesse alla procedura di amministrazione straordinaria.

 

Alle imprese che incontrano difficoltà di accesso al credito a causa dell’aggravamento della posizione debitoria delle imprese è concessa a titolo gratuito, senza valutazione, la garanzia del Fondo di cui all’articolo 2, comma 100, lettera a), della legge 23 dicembre 1996, n. 662, fino alla misura: dell’80 per cento dell’importo dell’operazione finanziaria, nel caso di garanzia diretta; del 90 per cento dell’importo dell’operazione finanziaria del primo livello, nel caso di riassicurazione. Per l’accesso, le imprese devono aver prodotto, negli ultimi due esercizi precedenti la richiesta, almeno il 70 per cento del fatturato nei confronti del committente sottoposto alle procedure. 

 

Può essere altresì richiesto un contributo a fondo perduto finalizzato ad abbattere il tasso di interesse, ai sensi e nei limiti della disciplina europea sugli aiuti di importanza minore (“de minimis”) e pari al valore complessivo, attualizzato, della differenza tra interessi calcolati nell’arco dell’intera durata dell’operazione, al tasso contrattuale, e gli interessi determinati applicando un tasso pari al 50 per cento del contrattuale. 

I crediti vantati dalle imprese o dai cessionari nei confronti di imprese committenti ammesse alla procedura di amministrazione straordinaria sopra definiti sono prededucibili ai sensi dell’articolo 6 del codice della crisi e dell’insolvenza, ove riferiti a prestazioni di beni e servizi, anche di autotrasporto e movimentazione di attrezzature, beni, prodotti e personale, strumentali a consentire la funzionalità produttiva degli impianti.

 

Ai lavoratori subordinati, impiegati da datori di lavoro del settore privato che sospendono o riducono l’attività in conseguenza della sospensione o riduzione dell’attività lavorativa di imprese come sopra definite, è riconosciuta per il 2024 dall’INPS un’integrazione al reddito, con relativa contribuzione figurativa, in misura pari a quella prevista dall’articolo 3 del decreto legislativo 14 settembre 2015, n. 148, per un periodo non superiore a sei settimane. Il nesso causale è individuato nella monocommittenza o nell’influsso gestionale prevalente esercitato dall’impresa committente.

Al fine di garantire continuità aziendale e sicurezza nei luoghi di lavoro, con apposito accordo quadro tra le associazioni datoriali e le associazioni sindacali più rappresentative, da stipularsi presso il Ministero del Lavoro e delle politiche sociali, sono individuate le modalità di sospensione e riduzione dell’attività lavorativa anche con ricorso alla rotazione dei lavoratori. Le integrazioni di cui al presente articolo sono incompatibili con i trattamenti di integrazione salariale di cui al decreto legislativo 14 settembre 2015, n. 148. Le integrazioni sono erogate direttamente dai datori di lavoro alla fine di ogni periodo di paga e il relativo importo è rimborsato dall’INPS. In alternativa, i datori di lavoro possono richiedere che il sostegno sia pagato direttamente dall’INPS. 

 

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GARANTE DEI DIRITTI DELLE PERSONE CON DISABILITÀ

Inoltre ha approvato, in esame definitivo, il decreto legislativo che istituisce il garante dei diritti delle persone con disabilità.

Il testo ha ottenuto l’intesa della Conferenza unificata e tiene conto dei pareri espressi dalla Sezione consultiva per gli atti normativi del Consiglio di Stato e dalle competenti Commissioni parlamentari.

 

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CONTRATTAZIONE COLLETTIVA

Ha deliberato di autorizzare il Ministro per la Pubblica amministrazione Paolo Zangrillo a esprimere il parere favorevole del Governo in relazione all’ipotesi di Contratto Collettivo Nazionale Quadro per la definizione dei comparti e delle aree di contrattazione collettiva nazionale per il triennio 2022-2024, sottoscritta il 9 gennaio 2024, dall’ARAN e dalle Confederazioni e organizzazioni sindacali di categoria. Sull’ipotesi sono stati acquisiti i pareri favorevoli del Comitato di settore per le Autonomie locali e quello delle Regioni e delle Province autonome.

 

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NOMINE

Il Consiglio dei Ministri ha deliberato:

 

-la nomina della dott.sa Elisabetta Midena, dirigente dell’Autorità nazionale anticorruzione, a Consigliere della Corte dei conti;

-la nomina del Dirigente superiore della Polizia di Stato dott. Roberto Massucci a Dirigente generale di pubblica sicurezza, il collocamento in posizione di fuori ruolo del Dirigente generale di pubblica sicurezza dott. Paolo Sartori, il rientro dalla posizione di fuori ruolo del Dirigente generale di pubblica sicurezza dott. Andrea Valentino e il rientro dalla posizione di disponibilità del Dirigente generale di pubblica sicurezza dott. Francesco Montini;

-la nomina dell’avv. Gabriele Fava a Presidente dell’Istituto nazionale della previdenza sociale – INPS e la nomina del prof. Fabrizio D’Ascenzo a Presidente dell’Istituto nazionale contro gli infortuni sul lavoro (INAIL), per la durata di un quadriennio a decorrere dalla data di insediamento del Consiglio di amministrazione.

 

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INFORMATIVE

Il Ministro per la Protezione civile e le politiche del mare, Nello Musumeci, ha svolto una informativa in merito all’iter di predisposizione del disegno di legge, collegato alla legge di bilancio, relativo alla “economia blu”, cioè sull’uso economico del mare e sugli interventi per promuovere investimenti in ricerca, sperimentazione, messa in sicurezza ambientale e valorizzazione economica dell’ambito marino.

 

Il Ministro dell’Economia e delle Finanze, Giancarlo Giorgetti, ha svolto un’informativa e un aggiornamento sull’attuazione del federalismo regionale nell’ambito dell’obiettivo PNRR M1C1-119 in materia di federalismo fiscale. È stato fornito un aggiornamento sulle attività sinora svolte per il raggiungimento del suddetto obiettivo.

 

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Infine ha esaminato alcune leggi regionali deliberando di non impugnare tra l’altro:

-la legge della Regione Molise n. 5 del 15/12/2023, recante “Adeguamento della disciplina dell’imposta sul reddito delle persone fisiche (IRPEF). Modifica dell’articolo 2 della legge regionale 25 luglio 2013, n. 9 (copertura dell’anticipazione di liquidità ai sensi degli articoli 2 e 3 del decreto-legge 8 aprile 2013, n. 35, convertito, con modificazioni, dalla legge 6 giugno 2013, n. 64. Variazioni al bilancio regionale per l’esercizio 2013 e al bilancio pluriennale 2013-2015)”;

-la legge della Regione Veneto n. 29 del 12/12/2023, recante “Modifiche alla legge regionale 21 novembre 2008, n. 21 “Disciplina degli impianti a fune adibiti a servizio pubblico di trasporto, delle piste e dei sistemi di innevamento programmato e della sicurezza nella pratica degli sport sulla neve” in materia di costituzione coattiva di servitù”;

-la legge della Regione Lazio n. 21 del 18/12/2023, recante “Disposizioni relative al turismo equestre, ai centri ippici e agli interventi assistiti con gli equidi. Disposizioni ulteriori urgenti”;

la legge della Regione Lazio n. 22 del 18/12/2023, recante “Disposizioni per la promozione degli istituti tecnologici superiori (Its Academy)”

 

Per informazioni rivolgersi a:
Direzione Relazioni Istituzionali e Affari Esteri
Tel. 06 84567 417 / 464
E-Mail: relazioniistituzionali@ance.it

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