La norma che estende al 31 Dicembre 2026 l’operatività delle regole accelerate e semplificate per le conferenze di servizi a carattere decisorio come stabilite dall’articolo 13 del D.L. 76/2020, è rivolta a tutte le pubbliche amministrazioni.
Il Ministero della Pubblica Amministrazione ha risposto ad un quesito dell’Associazione Nazionale dei Comuni Italiani ANCI volto a individuare l’esatto perimetro applicativo della proroga dell’articolo 13 del D.L. 76/2020, come espressa nell’articolo 10, comma 4, del D.L. 25/2025, convertito dalla legge 69/2025, come riportato nella nostra precedente pubblicazione: Conferenze di servizi accelerate fino al 2026
I dubbi posti dall’ANCI nascevano dalla collocazione del comma 4 all’interno dell’articolo 10 del D.L. 25/2025 che riguarda l’attività di ricostruzione nei territori colpiti dagli eventi alluvionali delle regioni Emilia-Romagna, Marche e Toscana, nonché la situazione emergenziale nella Terra dei fuochi. Tale collocazione poteva lasciare intendere un ambito applicativo della conferenza di servizi “accelerata” ristretta alle sole regioni sopra menzionate, ed indicate nella rubrica dell’articolo 10.
Invece, il Ministero della Pubblica Amministrazione, in una Nota dell’Ufficio Legislativo, ha evidenziato che:
- L’articolo 10, comma 4, del D.L. 25/2025 prevede un diretto rimando all’articolo 13 del D.L. 16 Luglio 2020, n. 76, pertanto si intende estendere in via generale e obbligatoria il ricorso alle regole accelerate a tutte le conferenze di servizi decisorie;
- Non vi è una motivazione evidente che giustifichi la proroga di una misura di portata generale a escluso beneficio di un numero limitato di amministrazioni.
Inoltre, il Ministero ha ricordato come le regole per le conferenze di servizi stabilite dall’articolo 13 del D.L. 76/2020 hanno rappresentato un rilevante strumento di snellimento e accelerazione dell’agire amministrativo, e non si esclude la possibilità di introdurre tale procedimento “a regime” nel prossimo futuro.